Due campagne di scavi, effettuate nel 1989 e nel 1991 dalla Sovrintendenza Archeologica della Puglia, hanno portato alla luce una necropoli formata da trentatré tombe intatte e di forma diversa, nel rivestimento, nella copertura, nel tipo di scavo e nell'orientamento del corpo. Esse contenevano reperti ossei, vasi e suppellettili vari, ora conservati nella Mostra dei reperti archeologici ospitati nel Museo Civico all'interno del Palazzo Ducale. I corredi funerari testimonierebbero che il sito sarebbe stato abitato dal periodo neolitico fino al 600 d.C. Questa teoria è stata sostenuta da vari storici, tra i quali Ciro Cafforio (1887- 1963), studioso grottagliese, nella sua opera Preistoria di Rudia tarantina. Egli ha collocato, infatti, in questa zona, la città di Rudiae, patria del poeta latino Quinto Ennio, basandosi anche sulla testimonianza di una carta geografica del cartografo fiammingo Gerardus Mercator pubblicata nel 1589. La cartina riporta Rudiae nei pressi di Grottaglie, proprio sul sito di Pezza Petrosa. Altre teorie affermano che il sito era un avanposto dei tarantini greco- spartani sul confine tra i centri messapici di Ceglie Messapica, Mesagne, Oria e Manduria. Oltre alla necropoli, durante gli scavi, sono venute alla luce le mura di un antico abitato situato a ovest della necropoli.
Incrocio Villa Castelli-Grottaglie. Zona facilmente raggiungibile.
Visitabile. Per info contattare l'Ufficio Cultura di Villa Castelli: tel +390831869208
Accessibile ai diversamente abilli
http://it.wikipedia.org/wiki/Gerardus_Mercatorhttp://www.viacrispi.it/blog/pdf/25-04/06.pdf
Chirulli, A. G. (inedito) Pezza Petrosa, in "Villa Castelli, Il Balcone dell'Alto Salento, Comune di Villa Castelli.
Gernone, A. (2004) Sito archeologico di Pezza Petrosa, in Carta Toponomastica, Comune di Villa Castelli.