Noci
La collegiata della Natività di santa Maria - Noci
La chiesa madre di Noci è ubicata nella piazza più
importante dell’antico borgo e la fondazione risale secondo
la tradizione al 1316, data smentita da inconfutabili documenti che
la vedono esistente già nel 1180. La tradizione vuole che
l'edificio sia stato edificato sotto un albero di noce, nel luogo
in cui la Madonna della Natività (o del noce) apparve a
Filippo I D’Angiò, Principe di Taranto, proteggendolo
da un temporale. Anche se le origine sono incerte, la chiesa ha
costituito senza dubbio la prima entità storica, religiosa e
civile di Noci. Dell’antica chiesa di modeste dimensioni e
costruita in stile gotico è rimasto ben poco: solo un
frammento in autentico stile gotico nella Cappella della
Trinità. L’edificio nel corso dei secoli si è
modificato a seguito dei rifacimenti promossi dagli Angioini, dagli
Orsini e dagli Acquaviva D’Aragona, nobili famiglie che hanno
esercitato il loro potere sul feudo di Noci. Della facciata,
rifatta agli inizi del XIX secolo, spicca il portale, che rimanda
ad esempi abruzzesi: sull’architrave si legge ancora la data
1470 e i nomi dei due illustri committenti, il Conte Acquaviva
D’Aragona e sua moglie Caterina del Balzo Orsini. Il rosone,
contornato da un motivo a scacchiera con ricche figure
all’interno è coevo al portale e presumibilmente
realizzato dallo stesso artista. L’attuale campanile risale
al 1758. All’interno della chiesa, a tre navate, si fondono
le modifiche apportate nel XV secolo, più visibili nella
zona del coro e del transetto, e quelle risalenti al XIX secolo
rappresentate dal rivestimento in stucco lucido. Profondo interesse
destano, la Cappella della Trinità, nella quale durante
recenti lavori di restauro, è stato scoperto un ciclo
pittorico di notevole importanza artistica, e la
pala
d’altare del XVI secolo, attribuita allo scultore
pugliese Nuzzo Barba, che presenta nel riquadro centrale la
Madonna in trono che adora il Bambino e nelle nicchie,
scandite nei due registri orizzontali, gli otto Santi, tra cui S.
Rocco, protettoredi Noci, festeggiato la seconda domenica di
settembre. La Cappella della Vergine di Loreto, conserva la
Madonna in trono col Bambino del 1505, opera di
Stefano
da Putignano.
Informazioni
Chiesa aperta tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00
alle 20.00.
Non accessibile ai diversamente abili.
Bibliografia
Tateo, P. (1988),
Sulle Origini di Noci, La Chiesa di Filippo
D’Angiò, in “Noci Gazzettino”, n.
1.
De Pinto, A. - Giacovelli, F. - G. Montanaro, G. (1991),
Il
restauro della Chiesa Matrice, da Lettere Bizantine,
settembre-ottobre.
Intini, M. (2003),
Gli affreschi della cappella della SS.
Trinità in Chiesa Madre, in “Noci
Gazzettino”, n. 12.
Gelao, C. (1994)
, Pala d’altare di Noci, in
Confraternite, arte e devozione in Puglia, Bari.