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Alberobello

L'interno della basilica dei SS. Medici - Alberobello

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L’interno della basilcia dei SS. Medici è a croce latina ripartita da tre navate; in realtà quelle laterali sono occultate da profonde arcate intercomunicanti fra di loro con diversi altari devozionali. Il rivestimento interno è dato principalmente da intonaci chiari che ben si armonizzano con delle eleganti cornici in stucco bianco e dorato. Fra i materiali pregiati c'è anche molto uso di alabastro e marmo locale che conferiscono all'insieme delle tenue tonalita fulve. Quasi tutto il patrimonio pittorico si concentra nella profonda abside del presbiterio e lungo il transetto. Ad incrocio, fra questi, sospeso sull’altare maggiore pende dal soffitto un crocifisso pensile, in stile medievale, attribuito all’artista locale Rollo. Alla base della cupola, sui quattro pennacchi sono riproposti i quattro evangelisti con i loro simboli zoomorfi, l’opera è del Torchiano. Tutto il presbiterio è ricoperto da dipinti che riproducono gli episodi più salienti dei santi Cosma e Damiano. L’immensa riproduzione pittorica è firmata da Francesco De Biase che si ispirò agli affreschi che si trovano nella chiesa di santi Medici di Conversano.
La base del presbiterio è rivestita dal legno degli scranni di un coro ligneo, proveniente da una chiesa di Fasano, con una ricercata decorazione naturalistica. Lungo il braccio del transetto di destra si apre la cappella del SS. Sacramento in cui spicca la tela dell’Ultima cena del pittore alberobellese Marco Scobba. Lungo le pareti nel semicerchio del braccio si collocano ben cinque tele raffiguranti la Madonna, il Bambino e Santi opera di Rollo, in basso alle tele si situa un elegante altare litico in stile barocco.
Anche le pareti del braccio destro del transetto sono decorate da altre cinque tele del Rollo riproducendo Cristo in mezzi ai Santi e ai Profeti dell’Antico e del Nuovo Testamento. In basso si impone un altro altare barocco in pietra. Su una parete si apre una nicchia profonda che ospita le statue in legno dei SS. Cosma e Damiano, molto venerate in occassione dei festeggiamenti sollenni di settembre. Quella di san Cosma fu scolpita da Antolini di Andria nel 1782, mentre quella di san Damiano fu realizzata nel 1784 da Tammurro di Rutigliano. Al centro c’è un reliquario, opera del 1989 di Serafino Melchiorre, che custodisce le sacre reliquie dei Santi Medici. Il reliquario termina in alto a forma di trullo, mentre alla base sono riprodotti i due Santi Medici. All’interno della teca si conservano un frammento del braccio di san Cosma e un altro del cranio di san Damiano. Sia sulla parete del braccio destro che sinistro del transetto e anche lungo la navata sono presenti le opere pittoriche di Onofrio Bramante. Precisamente nel transetto ci sono le tele gigantesche, datate nel 1979 rintroducenti alcuni momenti della vita di Cristo (il Trittico di Gesù Maestro e Gesù sofferente che consola i malati), mentre lungo la navata sono collocate i quindici quadri della Via Crucis. Ed infine, l’ultima opera di grande pregio è l’organo, situato sulla controfacciata della chiesa, costruito da Gustavo Zanin di Condroipo (UD) con 1636 canne ed inaugurato nel 1987.

Informazioni

La basilicaè sempre aperta.

Bibliografia

Martellotta, A. (2003), Alberobello, itinerario storico ed artistico, Lecce, Capone Editore.