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Martina Franca

La facciata barocca della basilica di san Martino - Martina Franca

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La facciata si alza maestosa per ben 37 m., poggia su una base larga 24 m. interamente occupata dalla scalinata semicircolare. Fu progettata da Giovanni Mariani (1673?-1747), ma morendo subito dopo l’inizio dei lavori, fu portata a termine da Giuseppe Morgese coadiuvato dai figli, Francesco e Gaetano fra il 1747 e il 1750.
E’ ripartita in due ordini marcati nettamente da un ampia cornice che separa il loggiato pontificale superiore dall’altorilievo collocato sul portale di ingresso. La parte inferiore è scandita da lesene terminanti con fregi sotto forma di capitelli ionici e  romani con l’aggiunta di altri elementi decorativi, come tamburelli e mitre vescovili.
Nelle quattro nicchie, che traforano l’ordine inferiore, trovano collocazione le statue di quattro santi. Partendo da sinistra troviamo san Giovanni Battista, san Pietro, san Paolo e san Giuseppe con bambinello. Al centro si staglia il portale maggiore con timpano spezzato su cui sono adagiati due angeli che sembrano osservare verso l’alto l’impennata del cavallo, sul quale il prode cavaliere, san Martino, sta per tagliare con la spada la clamide per donarla al povero seminudo. Nell’ordine superiore compresso fra i due fiaccoloni si elevano le lesene che contornano le due nicchie, destinate anche queste ai santi. A sinistra c’è santa Comasia e a destra santa Martina. Centralmente sovrasta la finta loggia pontificale con frontespizio spezzato e con la balaustra spigolosa che ben si adegua all’andamento ondulato del cornicione marcapiano.
Il fastigio della facciata si conclude con un timpano mistilineo sormontato da quattro fiaccoloni. Altri due fiaccoloni, un pò più grandi, montati su una serpentina schiacciata, sono posizionati sui corni laterali della facciata. Una composizione decorativa comune a Martina Franca che si riscontra anche sull’arco di santo Stefano. In mezzo al timpano sporge uno stemma con mitra episcopale sormontato da una corona.    
I fianchi della basilica non offrono nessun elemento decorativo fatto salvo per i doccioni antropomorfi dal volto burlesco sistemati in alto.
I portali laterali sono molto semplici e recano entrambi sulla trabeazione dei cartigli che evocano il patrocinio di san Martino per aver salvato la città dalle epidemie, carestie e terremoti.

Bibliografia

Liuzzi, G. (2001), L’insigne sul colle, la basilica di san Martino in Martina Franca, Taranto, Scorpione Editore;